Incredibile alzarsi
una mattina di fine agosto e leggere un articolo intelligente, ricco di
informazioni utili, ma anche di alcune frasi piuttosto allarmanti o che almeno dovrebbero allarmare:
“Entro quarant'anni diventeremo
tutti vegetariani. Non per scelta, bensì per necessità: altrimenti non ci sarà
abbastanza cibo per sfamare la crescente popolazione terrestre. Frutta e
verdura anziché bistecche e prosciutti. Ecco la dieta dei nostri figli o
nipoti, se vorremo nutrire l’intero pianeta.
…secondo cifre dell’Onu, 900
milioni di persone vanno a letto affamate tutte le sere e 2 miliardi sono da
considerare malnutrite”.
Ovviamente tutto sta in quel SE
(vorremo nutrire l’intero pianeta?).
Incredibile andare
al mare, nell’era del
biologico-dietetico-salutare-dimagrante-ringiovanente-anticellulite-antigrasso-anti
tutto (di cui tutti , uomini e donne, purtroppo siamo vittime, in spiaggia come
in montagna, al lago e in città!) e vedere
bambini-ragazzini grassottelli, con un seno decisamente più prominente di
quello delle loro coetanee e di molte donne ormai adulte…..
Ragazzi e ragazze obesi, che per
il pranzetto sotto i 40° di agosto trangugiano panini con mortadella e salame,
pizze farcite e calzoni stracolmi di cibo.
Possibile che la salute tanto decantata da tutti, tanto nominata e super
ricercata (per fortuna) per una buona parte della popolazione sia una
sconosciuta? Non è solo l’aspetto estetico con cui prima o poi questi giovani
uomini e donne dovranno fare i conti, in una società “estetica” come la nostra
più che mai, ma soprattutto i rischi
–molti- a cui vanno incontro, a braccia aperte e con un sorriso innocente sulle
labbra.
Innocente, perché di innocenti si
tratta: accanto a loro siedono per lo più genitori obesi, che si affannano a
tagliare, farcire e imbottire le peggio cose, soprattutto se ci sono 40° e il
pargolo dopo 10 minuti magari chiede di fare il bagno….
Non pretendo che tutti siano
interessati ad approfondire l’argomento”cibo” come me e come molte persone,
vegetariane e non; semplicemente sarebbe auspicabile che almeno le suddette
persone prima di buttare giù qualcosa si interrogassero, cucinassero, si
informassero.
Sconvolge vedere questo
atteggiamento nonostante tutti i giornali- anche quelli meno impegnati- e tutti
i programmi-anche i meno culturalmente
elevati-si occupino dell’argomento.
Noi donne ( ma anche gli uomini) siamo tempestate da
mattina a sera da articoli e trasmissioni che esortano al mangiare sano e
“magro”; per i bambini, invece, pare che la strada sia davvero ancora molto ma
molto lunga. Marco Bianchi e il suo “Tesoro salviamo i ragazzi” fa davvero
un’opera incredibile, perché, come lui stesso spesso spiega, il cambiamento non
lo “impone” solo al bambino, bensì all’intera famiglia.
Infatti tutto, purtroppo, ritorna
sempre al punto di partenza, cioè all’educazione e a ciò che un genitore decide
di dare e non dare al proprio figlio: cucinare, per quanto mi riguarda ( perché
cosi mi è stato “passato” nella mia infanzia, costellata di mamma e zia attente
e operose cuciniere) è davvero uno dei più grandi gesti d’amore. Vuol dire
prendersi cura di qualcuno e ovviamente anche di se stessi quando si cucina per
sé. I bambini mangiano ciò che mangiano i genitori e i modelli più vicini a
loro: patatine, snack, cibo unto, piuttosto che verdure, frutta, pasta, riso,
carne, pesce.
Certo che non tutti devono essere
obbligatoriamente presi dal “sacro fuoco” della cucina, ma come può una mamma o
un papà non preoccuparsi del cibo che passa ogni giorno al proprio bimbo?
Nessuno chiede manicaretti e
delizie di alta cucina, ma il minimo, l’indispensabile, qualcosa che sia pieno
zeppo, strabordante e colante di… CURA.
Ho in mente viva e luminosa
l’immagine della mamma pettirosso che fa mangiare i propri piccoli, mettendo
dentro ciascuna bocca il cibo che ha trovato spesso con CURA e tanta tanta
FATICA.
La vita che conduciamo oggi è
piena di impegni,ma questa a me sembra
davvero una priorità; senza pensare che dobbiamo diventare mamme da “Mulino”
(anche quella ormai è solo un’immagine sbiadita e finta, visti gli ingredienti
di biscotti e torte di quel famoso Mulino), ma in vacanza, almeno in vacanza,
che ne pensate di dedicare un po’ del nostro tempo al cibo che diamo alle
bocche fameliche delle piccole pesti , che in estate diventano acquatiche e palmate e che quindi
necessitano di un’alimentazione attenta e piena zeppa… d’amore?